Complessivamente Steamworld Heist è un buon passatempo, senza particolari pretese dal punto di vista tecnico. Il gioco prende a piene mani dalla formula di Worms aggiungendo una sua ambientazione, personaggi caratterizzati dal punto di vista tattico e narrativo, tre livelli di gioco con rispettive missioni, elementi narrativi ed avversari. I contenuti sono parecchi ma le dinamiche di gioco, seppur ben fatte, tendono a diventare ripetitive. La componente audio è di scarso rilievo, fatta di qualche musica di sottofondo ed effetti sonori. La grafica e la componente artistica sono gradevoli per un gioco 2D. La storia è appena un abbozzo, non molto ispirata ma utile a tendere un filo tra le missioni.
DAO si dibatte tra alti e bassi, cose buone ed altre un pò noiose o fastidiose. Non è l'erede di Baldur's Gate ma un semplice GDR con impostazione classica, combattimenti divertenti e che risulta complessivamente banalotto. L'audio è la parte del gioco che mi ha convinto di più: il doppiaggio è buono e le musiche sono ben riuscite rendendo a dovere l'atmosfera epica del gioco. Mi è piaciuta la visione artistica espressa, gli ambienti sono ideati bene e con l'atmosfera giusta per un fantasy. Mi ha convinto meno la grafica in sé a causa della scarsa varietà dei modelli usati: i personaggi sono tutti uguali tra loro, c'è un modello per i maschi ed uno per le femmine di ogni razza... cambiano solo i volti. Non esistono differenze antropometriche significative all'interno delle razze. Bello il lavoro di fondo fatto per sviluppare il mondo di gioco da zero, ma la resa complessiva della storia non svetta per originalità ed il fatto di essere il primo di una serie ne limita le potenzialità: spesso si ha l'impressione che qualcosa nella storia rimanga in sospeso. I personaggi con cui si interagisce non sono scritti con estro e non ricordo dialoghi brillanti: i compagni di viaggio del protagonista spesso hanno atteggiamenti infantili, risultando a volte odiosi. Per quanto riguarda il gameplay, il combattimento è la parte del gioco che ho apprezzato di più: risulta veloce e divertente, più action rispetto ai classici GDR. Il livello di difficoltà degli scontri, se si escludono i boss, però, non è altissimo e tende a calare col progredire dei livelli. Lo sviluppo dei personaggi non è variegato e porta a sviluppare modelli "tradizionali" senza grande flessibilità. Le scelte morali che dovrebbero condizionare gli eventi hanno miseri effetti pratici e servono soprattutto per definire gli elementi narrativi dei giochi successivi. Non vi è ragione per evitare gli scontri attraverso i dialoghi essendo sempre più forti degli avversari.