Un'esperienza gradevole per un gioco che punta soprattutto su narrazione ed atmosfera, con una veste grafica piacevole e puzzle semplici pensati per accompagnare la storia piuttosto che costituire un elemento di impaccio. Il gioco dura circa una ventina di ore. Storia e Giocabilità: La scrittura del gioco è al di sopra della media delle avventure grafiche. Il punto forte del titolo è la narrazione: ben scritta, con atmosfere medievali rese con cura, dialoghi curati e mai banali. Al centro dell’esperienza di gioco c'è il racconto stesso, poiché si tratta di una avventura narrativa, ed il succo del gioco sta nell'influenzare scelte e, marginalmente, destini dei personaggi con cui si interagisce. Puzzle ambientali e QTE sono semplici, talvolta opzionali, ma ben fatti, così come l'interfaccia di gioco. Grafica: Ben realizzata, rende bene l'atmosfera dell'epoca e caratterizza adeguatamente i personaggi pur nella sua semplicità. Audio: Il doppiaggio, in inglese, è ben fatto mentre le musiche sono coerenti con il buon livello produttivo senza spiccare (nessuna vi resterà in testa).
Un'esperienza gradevole per un gioco che punta soprattutto su narrazione ed atmosfera, con una veste grafica piacevole e puzzle semplici pensati per accompagnare la storia piuttosto che costituire un elemento di impaccio. Il gioco dura circa una ventina di ore. Storia e Giocabilità: La scrittura del gioco è al di sopra della media delle avventure grafiche. Il punto forte del titolo è la narrazione: ben scritta, con atmosfere medievali rese con cura, dialoghi curati e mai banali. Al centro dell’esperienza di gioco c'è il racconto stesso, poiché si tratta di una avventura narrativa, ed il succo del gioco sta nell'influenzare scelte e, marginalmente, destini dei personaggi con cui si interagisce. Puzzle ambientali e QTE sono semplici, talvolta opzionali, ma ben fatti, così come l'interfaccia di gioco. Grafica: Ben realizzata, rende bene l'atmosfera dell'epoca e caratterizza adeguatamente i personaggi pur nella sua semplicità. Audio: Il doppiaggio, in inglese, è ben fatto mentre le musiche sono coerenti con il buon livello produttivo senza spiccare (nessuna vi resterà in testa).
Parto illustrando i difetti del gioco perché, pur in un risultato complessivo decoroso, essi spiccano più dei pregi. Il primo problema sono i controlli: il gioco è implicitamente pensato per il PAD, e così consiglio di giocarlo. L'utilizzo di mouse e tastiera rende LL talmente macchinoso e frustrante da essere irritante fino all'ingiocabilità. Altro problema è il gameplay, che si sviluppa in una serie di schemi, molto vari e parzialmente a generazione casuale, su cui affrontare gli avversari: c'è una prima fase in tempo reale, alla Commandos, e poi una a turni, alla XCOM. Mentre la parte a turni è buona, anche se non innovativa, la parte in tempo reale è mediocre, poco rifinita, imprecisa. Le due fasi non si sposano bene e la parte in tempo reale finisce per azzoppare il prodotto finale, poiché crea troppa confusione. Il risultato complessivo sarà un'esperienza frustrante con tanti caricamenti che, tra l'altro, sono piuttosto lenti e spesso danno vita a microfreeze. Tutto sommato il gioco non è particolarmente difficile, anche ai livelli più alti. Fin qui gli aspetti problematici del gioco; tra gli aspetti positivi invece, nessuno dei quali veramente eccezionale o originale, troviamo: una grafica gradevole, anche se non di alto livello tecnico, con una buona direzione artistica, delle musiche ben realizzate che creano l'atmosfera giusta, un buon doppiaggio (tutto il gioco purtroppo è solo in inglese, sia testi che audio). La parte narrativa pecca di poca originalità per quanto riguarda l'ambientazione ed è un pò difficile da seguire poiché si basa, in parte, sulla lettura di frammenti di testo ritrovati casualmente sulle mappe: sono davvero tanti! I personaggi sono ben caratterizzati, anche se poco importanti nel quadro narrativo complessivo. Sarebbe un gioco da tre stelle se non fosse per la carente rifinitura tecnica che comunque non verrà ulteriormente approfondita per le scelte dell'editore.
Nonostante un gameplay originale, in cui si ibridano le dinamiche del city builder con il roguelite e che fa spiccare il gioco rispetto alla concorrenza, Agaist the storm rimane un prodotto mediocre per una realizzazione tecnica veramente scarsa sotto tutti gli altri punti di vista. La grafica sembra quella di un gioco di vent'anni fa ed anche le parti disegnate a mano sono fatte piuttosto male, a livello amatoriale quasi: credo che oggi si debba fare di meglio, anche per un team a basso budget. La componente audio si limita ad effetti sonori e musica di sottofondo e non sarebbe necessario altro per un gioco così, se non fosse che le musiche proposte non hanno alcun appeal e talvolta possono risultare fastidiose. La costruzione narrativa è piuttosto scarna, diventando ripetitiva se si considerano solo gli eventi di gioco: non molto vari. Al di fuori delle fasi di gioco l'unico personaggio con cui si interagisce non presenta alcun carisma, né suscita interesse particolare capire il perché della situazione del mondo: cosa per cui sono necessarie molte ore e molte vittorie. Quindi essenzialmente si gioca per la sfida, per gli achievement: senza di essi probabilmente si mollerebbe il gioco molto prima. Inoltre gli stessi elementi che determinano l'originalità del gameplay col tempo portano ad un'esperienza poco varia e, se non si è disposti ad accettare una certa curva di apprendimento, anche piuttosto frustrante.
Un gran bel gioco che è andato oltre le mie aspettative, divertendomi molto, e per cui mi piacerebbe vedere varie espansioni. Ci starebbe qualche rifinitura ulteriore, ma nulla che non si possa ottenere con le mod. In ogni caso complimenti ad Haemimont Games per il bel lavoro svolto, riprendendo un brand che nel recente passato non ha avuto molta fortuna. Audio: Bellissima la colonna sonora che aggiunge atmosfera e tensione durante tutto il gioco: la ascolto ogni tanto anche su Youtube. Ottima la qualità del doppiaggio che è completo per tutte le interazioni, anche con i personaggi secondari, dando colore a tutti i mercenari ed ai vari NPC. Video: La caratterizzazione grafica è buona e varia per gli ambienti sviluppati (savana, giungla tropicale, aree agricole e varie tipologie di aree urbane) con eventi atmosferici ad hoc che influiscono sulle meccaniche di gioco anche in maniera rilevante. Per i mercenari e gli avversari la resa grafica è altrettanto buona ma meno varia: c'e un solo "costume" per tutti che non cambia col variare delle armature. Storia \ Ambientazione: I personaggi sono ben scritti ed ho apprezzato complessivamente l'atmosfera creata dagli sviluppatori e l'umorismo che permea tutto il gioco: particolarmente gustose sono alcune interazioni tra i mercenari o tra questi e i vari NPC. La storia di fondo è semplice ma regala qualche colpo di scena che movimenta la narrazione. Giocabilità: Mi sono divertito ed ho trovato il livello di sfida adeguato alle difficoltà proposte, tuttavia ci sono alcune carenze su cui si potrebbe lavorare: la gestione dell'inventario diventa terribilmente confusionaria se si hanno molti oggetti e molti mercenari; non tutti i menù sono sempre chiari e ci vuole un pò di pazienza per capire bene le meccaniche di gioco, cosa che potrebbe spazientire alcuni giocatori; l'AI a volte vacilla con azioni che sembrerebbero insensate, non sempre gli avversari usano le coperture, o incaute.
Per essere un gioco fatto da una persona sola il risultato finale non è malaccio: i valori produttivi sono bassi e la durata complessiva del gioco è quella di una demo ma, per quelle due ore che dura, la narrazione tiene, pur con qualche elemento "nonsense" che spezza un pò l'immersione. Come detto gli elementi tecnici non sono di livello professionale: l'audio è essenziale ma adatto allo scopo, la grafica crea l'atmosfera giusta ma la resa dei personaggi non è granché, il gameplay è classico da punta e clicca e fa il suo lavoro. Ho ricevuto questo gioco in omaggio e sinceramente non lo acquisterei da me ma, giocandolo, non posso dire che sia andata male. Lo consiglierei solo agli appassionati della nicchia Horror o Indie.
Ho completato il gioco in 9 ore circa ma l'esperienza complessiva è stata negativa. Eccetto la grafica 2D che al massimo potrei definire carina, non ho trovato nulla di davvero positivo. Il Gameplay risulta assolutamente monotono nella parte esplorativa "mineraria" con fasi di combattimento che diventano frustranti a causa di comandi imprecisi o movimenti obbligati dalle limitazioni imposte dagli sviluppatori, che si sistemano solo verso la fine del gioco grazie all'acquisizione di nuovi poteri molto banali: il doppio salto andrebbe inserito all'inizio del gioco, non essere uno degli ultimi poteri ad essere acquisito. La storia è giusto un pretesto per legare insieme i 3 livelli, con dialoghi limitati al massimo e finale aperto. La componente audio si basa su qualche effetto sonoro e qualche pezzo strumentale, risultando complessivamente mediocre. Onestamente non lo riacquisterei e lo sconsiglio anche come passatempo.
Questo gioco conferma tutti gli elementi positivi già visti con il primo titolo: un'ottima grafica, una colonna sonora di accompagnamento ben studiata ed una visione artistica che integra molto bene i due elementi tra loro col fine di sviluppare la narrazione e l'atmosfera. Anche in questo caso il gameplay è buono, rimanendo sul modello classico delle avventure a puzzle, pur senza particolari innovazioni. In generale mi è sembrato più articolato e rifinito rispetto al primo titolo. Interessante la narrazione, che se da un lato ci racconta la storia di un personaggio nuovo dall'altro aggiunge ulteriori elementi narrativi su quelli vecchi (che ritornano): i due racconti sono strettamente intrecciati. In generale, quindi, si tratta di un buon gioco, che trasmette molte emozioni e si può giocare sia di per sè, essendo il prequel del primo, che dopo il primo. NOTA: I controlli su tastiera sono atroci, come pure nel primo capitolo, per cui, se decidete di giocarlo, munitevi di Joypad.
Little Nightmares ha nella sinergia tra elementi audio, video ed artistici il suo punto di forza, in grado di rendere un'esperienza di gioco, solida ma che non si discosta da una classica avventura a puzzle, veramente emozionante. La componente audio consta solo di effetti sonori e musiche, non c'è parlato: la mancanza è voluta poiché questo elemento non sarebbe funzionale alla narrazione per come è strutturata. Le musiche, d'altro canto, sono eccellenti nel creare l'atmosfera di tensione appropriata per il titolo e nel sottolineare i vari momenti della trama. La componente grafica è l'aspetto migliore di un gioco in generale di alto livello. Oltre ad essere ben fatta dal punto di vista tecnico, c'è un attento studio artistico di tutto il titolo: ambienti, illuminazione, personaggi giocanti e non, con vari accenni ad opere cinematografiche (Miyazaki) e videoludiche. La narrazione, basata su elementi audiovisivi, rimane volutamente oscura, pur essendo ben strutturata e riuscendo a regalare molte emozioni e qualche sorpresa sul finale. Complessivamente si tratta di un gioco molto buono, migliore della media delle produzioni horror per PC e godibile anche da chi non è proprio un appassionato del genere: a patto che si regga alla tensione.