Firewatch non è "solo" un walking simulator, ma di certo non ha nemmeno un gameplay particolarmente articolato. Tutto il gioco fonda le sue basi sull'esplorazione, sull'osservazione e sul dialogo tra il protagonista e Delilah, una persona di cui impareremo molto, seppur mai abbastanza. La storia e l'interazione con questa persona sono, dunque, il vero fulcro dell'esperienza che coinvolge il giocatore, il cui contorno è costituito da un parco forestale sul quale si deve vigilare in veste di guardaboschi; compito in realtà tutt'altro che difficile (nel gioco), se non fosse che "qualcosa" si intromette nella routine quotidiana. Il gameplay si riduce dunque da andare a un punto X a un punto Y, scambiare opinioni con Delilah tramite apposito walkie-talkie e scoprire pian piano la trama scritta dagli autori. Non c'è alcun inventario, anche se apparentemente si possono raccogliere alcuni oggetti, non c'è una vera interazione con lo scenario, fatta eccezione per alcuni punti prestabiliti, non c'è nemmeno una vera transazione giorno-notte, se non quando previsto dalla sceneggiatura. Il tutto però è orchestrato talmente bene che quanto sopra non costituisce un difetto e anzi sembra che non vi sia alcun intervento artificiale, ma che il tutto scorra in maniera fluida, naturale e persino imprevista per il nostro protagonista, che ne è colto del tutto impreparato. Questa sua fragilità è splendidamente raccontata dai rapporti con Delilah, a tratti sereni, a tratti disturbati da storie passate e da una generica difficoltà a rapportarsi con altre persone. In fondo questo è un gioco per chi ama ogni tanto isolarsi dalla confusione della vita moderna. Nota - Il gioco non è disponibile in lingua italiana, ma è disponibile comunque una traduzione amatoriale che si può scaricare seguendo le indicazioni contenute in questa guida: --> http://steamcommunity.com/sharedfiles/filedetails/?id=860145535